Le istruzioni
per la compilazione del MUD sono contenute nel Dpcm 31 marzo
1999 e vengono qui di seguito riportate.
1. Soggetti
tenuti alla presentazione del Modello Unico di Dichiarazione (MUD)
La legge
70/1994 prevede che tutti gli obblighi di dichiarazione, di
comunicazione, di denuncia, di notificazione, previsti dalle
leggi, dai decreti, e dalle relative norme di attuazione in
materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, siano
soddisfatti attraverso la presentazione di un modello unico di
dichiarazione, nel seguito denominato MUD, alla Camera di
commercio, industria ed artigianato e agricoltura (di seguito
denominata Camera di commercio o Cciaa) competente per
territorio.
La Camera di commercio competente per territorio è quella della
provincia in cui ha sede l'unità locale cui si riferisce la
dichiarazione.
Deve essere presentato un MUD per ogni unità locale che sia
obbligata, dalle norme vigenti, alla presentazione di
dichiarazione, di comunicazione, di denuncia, di notificazione.
Nel seguito il soggetto che effettua la dichiarazione è
denominato dichiarante.
Il MUD riguarda gli obblighi e i soggetti previsti:
• dall'articolo 11 e dall'articolo 19 comma 4-bis del decreto
legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 come modificato dal
decreto legislativo 8 novembre 1997, n. 389;
• dall'articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 5
febbraio 1997, n. 22 come modificato dal decreto legislativo 8
novembre 1997, n. 389.
In particolare i soggetti tenuti alla presentazione del MUD
sono:
- per quanto
riguarda la gestione dei rifiuti speciali (compresi i rifiuti di
imballaggio):
• i soggetti
che effettuano a titolo professionale attività di raccolta e
di trasporto rifiuti,
• i soggetti che svolgono le operazioni di recupero e
smaltimento dei rifiuti,
• i commercianti e gli intermediari di rifiuti,
• le imprese e gli enti che producono rifiuti pericolosi,
• le imprese agricole con un volume di affari annuo
superiore a lire 15 milioni limitatamente • ai soli rifiuti
pericolosi,
• le imprese e gli enti che producono:
- rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni
industriali e artigianali (escluso le imprese artigiane con un
numero di dipendenti inferiore o uguale a tre),
- rifiuti derivanti dalla attività di recupero e
smaltimento di rifiuti,
- i fanghi prodotti:
-> dalla
potabilizzazione delle acque,
-> da altri trattamenti delle acque,
-> dalla depurazione delle acque reflue,
-> dall'abbattimento di fumi,
- per quanto
riguarda le attività di gestione dei rifiuti urbani e dei
rifiuti ad essi assimilati:
• i Comuni,
• i Consorzi di Comuni,
• le Comunità montane,
• le aziende speciali con finalità di smaltimento dei
rifiuti urbani e assimilati
- per quanto
riguarda i rifiuti prodotti dalle navi e da queste consegnati
nei porti:
• le autorità
portuali, ove istituite, o le autorità marittime
- per quanto
riguarda i rifiuti non assimilati conferiti al servizio pubblico
di raccolta in base a convenzione:
• i gestori
del servizio pubblico,
- per quanto
riguarda gli imballaggi immessi sul mercato ed esportati:
• i produttori
di imballaggi vuoti che effettuano, nel territorio nazionale,
la prima cessione ad un utilizzatore sul mercato interno
secondo il regolamento del Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI)
di cui all'aricolo 31 del Dm 29 ottobre 1997 (riportato in
allegato 8) relativo allo statuto del CONAI (riportato in
allegato 9),
• gli autoproduttori di imballaggi così come definiti dal
sopracitato regolamento CONAI,
• gli importatori di imballaggi vuoti e pieni,
• gli esportatori di imballaggi vuoti e pieni;
- per quanto
riguarda gli imballaggi riutilizzati:
• i
riutilizzatori;
Tali soggetti
se non hanno effettuato alcuna delle attività per le quali è
previsto il MUD non devono presentare un MUD in bianco.
I rifiuti non pericolosi di origine industriale o artigianale
assimilati ai rifiuti urbani in base al regolamento comunale di
cui all'articolo 21 comma 2 Dlgs 22/1997 e successive modifiche
ed integrazioni, sono dichiarati: dal Comune, dal Consorzio di
Comuni, dalla Comunità montana, dall'azienda speciale con
finalità di smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati, che
gestisce il servizio, unitamente ai rifiuti urbani.
Per lavorazione industriale o artigianale si intende qualsiasi
attività di produzione di beni, anche condotta all'interno di
un'unità locale avente carattere prevalentemente commerciale o
di servizio, purché tale lavorazione sia identificabile in modo
autonomo e non finalizzata allo svolgimento dell'attività
commerciale o di servizio.
Le dichiarazioni relative alle quantità alle tipologie ed
all'identità dei soggetti che conferiscono i rifiuti pericolosi
e speciali non pericolosi al servizio pubblico sono effettuate
dal gestore di quest'ultimo.
In merito all'esenzione dalla presentazione del MUD relativa
alle imprese artigiane aventi fino a tre dipendenti e
produttrici di rifiuti non pericolosi, si precisa che il numero
di dipendenti si calcola con riferimento al numero di dipendenti
occupati a tempo pieno durante l'anno cui si riferisce la
dichiarazione, aumentato delle frazioni di unità lavorative
dovute ai lavoratori a tempo parziale ed a quelli stagionali che
rappresentano frazioni , in dodicesimi, di unità lavorative
annue.
Per la denuncia dei rifiuti, compresi i rifiuti recuperabili, si
dovrà utilizzare la codifica europea CER di cui all'allegato
"A" al decreto legislativo 22/1997.
N.B. il
Catalogo Europeo CER individua 20 gruppi di rifiuto con i
relativi sottogruppi e contrassegna ogni rifiuto con un codice
di sei cifre raggruppate a coppie "aa bb cc"; dove le
coppie "aa" e "bb" indicano rispettivamente
gruppo e sottogruppo e solo la coppia "cc" identifica
il rifiuto specifico. Ne consegue che l'individuazione di un
rifiuto potrà essere tale solo se effettuata tramite un codice
che contenga le tre coppie di cifre diverse da zero zero
("00").
2. Struttura
del MUD
Il MUD si
articola nelle seguenti Sezioni:
• Sezione
Anagrafica
• Sezione Rifiuti
• Sezione Costi e Ricavi servizio rifiuti urbani
• Sezione Intermediazione e Commercio
• Sezione Imballaggi
Il dichiarante
deve compilare e presentare, oltre alla Sezione anagrafica, solo
le Sezioni, ed all'interno di queste le Schede ed i Moduli,
inerenti la propria attività.
3.
Presentazione del MUD
Il MUD deve
essere presentato alla Camera di
commercio della Provincia nel cui territorio ha sede l'unità
locale cui la dichiarazione si riferisce.
VERSAMENTO DEL
DIRITTO DI SEGRETERIA
La legge 70/1994 prevede il versamento di un diritto di
segreteria alla Camera di commercio per l'espletamento dei
compiti previsti dalla legge medesima. Tale diritto è fissato
con apposito decreto del Ministro dell'industria, del commercio
e dell'artigianato e vale, per il 1999, £ 20.000 per ogni
Scheda anagrafica contenuta nelle denunce presentate su supporto
magnetico, £ 30.000 per le denunce presentate su supporto
cartaceo (non è consentita la presentazione di denunce multiple
su supporto cartaceo).
Il diritto di segreteria spettante alla Camera di commercio potrà
essere versato utilizzando un bollettino di conto corrente
postale indicando nella causale di versamento il codice fiscale
del dichiarante e la dicitura "DIRITTI DI SEGRETERIA MUD -
(legge 70/94)".
Il numero di conto corrente da utilizzare relativo alla Camera
di commercio competente per territorio sarà reso pubblico a
cura della Camera di commercio stessa.
La parte del bollettino postale riportante la dicitura
"ATTESTAZIONE di un versamento" va presentata
unitamente al MUD seguendo le istruzioni riportate al punto
"modalità di PRESENTAZIONE".
In caso di dichiarazioni multiple su supporto magnetico, il
soggetto che presenta la dichiarazione, per conto dei
dichiaranti (di seguito definito compilatore), effettua il
versamento dei diritti di segreteria relativo all'insieme di MUD
presentati, per ciascun plico inviato, in una unica soluzione,
utilizzando un unico bollettino di pagamento di importo pari
alla somma dell'importo dei diritti di ogni singolo MUD
contenuto nella dichiarazione multipla.
MODALITÀ DI COMPILAZIONE
Il MUD si può
compilare:
• su supporto
cartaceo;
• su supporto informatico.
Coloro che eseguono attività di gestione dei rifiuti, comprese
le attività di commercio ed intermediazione, devono presentare
il MUD esclusivamente su supporto informatico.
COMPILAZIONE SU
SUPPORTO CARTACEO
Per la compilazione su supporto cartaceo si può utilizzare la Modulistica
allegata alle presenti istruzioni o sua riproduzione su fogli
bianchi, formato A4.
La Modulistica deve essere compilata con inchiostro nero,
preferibilmente a macchina o in alternativa a mano con caratteri
"stampatello", senza cancellature, abrasioni o scritte
aggiuntive rispetto a quanto già riportato nella Modulistica,
avendo cura di rimanere all'interno degli appositi spazi,
separando le parole e partendo da sinistra.
Tutte le quantità numeriche riportate nella dichiarazione
devono essere espresse nelle unità di misura indicate nelle
istruzioni e nella Modulistica. Ove necessario approssimare alla
seconda o alla terza cifra decimale arrotondandola all'unità
superiore se la terza o la quarta cifra decimale sono superiori
a 5 (es. 22,516 diventa 22,52 e 22,4515 diventa 22,451).
COMPILAZIONE SU
SUPPORTO INFORMATICO
Per la compilazione su supporto informatico è possibile
utilizzare i nastri magnetici a cartuccia, i dischetti magnetici
e, ove non sia possibile utilizzare tali tipi di supporto, i
nastri magnetici a bobina.
Le dichiarazioni potranno essere effettuate utilizzando più di
uno dei predetti supporti; in tal caso tutti i supporti
presentati devono essere dello stesso tipo.
La registrazione dei dati su supporto magnetico deve essere
organizzata secondo le specifiche ed i tracciati multirecord
riportati in Allegato 4.
L'Unioncamere provvede a predisporre:
- il software per la compilazione delle dichiarazioni su
supporto informatico,
- il software per il controllo formale delle dichiarazioni rese
su supporto informatico dai soggetti che utilizzano prodotti
software diversi da quello predisposto da Unioncamere;
entrambi i prodotti software di cui sopra verranno diffusi
gratuitamente dalle Camere di commercio a chiunque ne faccia
richiesta e saranno disponibili nei siti Internet del Ministero
dell'industria (http://www.minindustria.it),
dell'Unioncamere (http://www.unioncamere.it),
di Infocamere (http://www.infocamere.it)
e di Ecocerved (http://www.ecocerved.it).
MODALITÀ DI
PRESENTAZIONE
Il MUD, completo in tutte le sue parti, deve essere presentato,
unitamente all'attestazione di versamento dei diritti di
segreteria, alla Camera di commercio competente per territorio.
La Camera di commercio competente per territorio è quella della
Provincia in cui ha sede l'unità locale cui si riferisce il MUD.
La presentazione alla Camera di commercio può avvenire:
•
preferibilmente mediante spedizione postale a mezzo di
raccomandata senza avviso di ricevimento;
• mediante consegna diretta alla sede della Camera stessa.
La Camera di
commercio, unitamente al numero di conto corrente postale da
utilizzare per il versamento dei diritti di segreteria, potrà
rendere pubblico un numero di casella postale dove spedire il
MUD.
In caso di compilazione del MUD su supporto cartaceo,
esso dovrà essere spedito o consegnato in busta chiusa, sulla
quale si dovranno riportare i dati identificativi della
dichiarazione come da schema riportato nell'Allegato 3; ogni
busta deve contenere la dichiarazione relativa ad un'unica unità
locale e la relativa attestazione di versamento dei diritti di
segreteria.
In caso di compilazione su supporto magnetico i supporti
medesimi possono recare le dichiarazioni relative a più unità
locali, sia appartenenti ad un unico soggetto dichiarante che
appartenenti a più soggetti dichiaranti (dichiarazione
multipla).
Su ciascun supporto magnetico deve essere apposta dal soggetto
che compila il supporto un'etichetta esterna contenente le
seguenti informazioni:
• dati
identificativi del soggetto (dichiarante o Centro di servizio)
che ha compilato il supporto (Nome o Ragione Sociale,
Indirizzo, prefisso e numero telefonico);
• oggetto: "MUDAAAA", ove "AAAA" è
l'anno di produzione cui si riferisce la dichiarazione;
• tipo di codifica (EBCDIC o ASCII), da indicare solo per i
nastri magnetici;
• densità di registrazione (1.600 o 6.250) da indicare solo
per i nastri magnetici a bobina;
• sistema operativo (versione e release) utilizzato per
produrre i file (MVS, MS/DOS, VMS, UNIX, ecc.);
• numero progressivo del supporto;
• numero complessivo dei supporti;
• data di compilazione del supporto.
I supporti
magnetici devono essere accompagnati:
• dalla stampa
delle SEZIONI ANAGRAFICHE, Schede SA1 ed SA2, di tutte le unità
locali firmate per esteso dai rispettivi dichiaranti (legale
rappresentante o suo delegato), una per ogni dichiarazione
contenuta nei supporti;
• dall'attestazione di versamento dei diritti di segreteria,
una per ogni plico presentato;
• dal "MODULO RIEPILOGATIVO PER LA PRESENTAZIONE SU
SUPPORTO INFORMATICO" riportato nell'Allegato 7.
I supporti
magnetici e la predetta documentazione di accompagnamento devono
essere opportunamente confezionati in un plico (ogni plico può
contenere anche più supporti magnetici) avendo cura del
confezionamento dei supporti medesimi ed in particolare dei
dischetti magnetici.
Il plico dovrà essere spedito o consegnato alla Camera di
commercio competente per territorio e su di esso si dovranno
riportare i dati identificativi della dichiarazione come da
schema riportato nell'Allegato 3; ogni plico deve contenere la
relativa attestazione di versamento dei diritti di segreteria.
PRESENTAZIONE
DI EVENTUALI MODIFICHE O INTEGRAZIONI AL MUD
Eventuali modifiche o integrazioni al MUD potranno essere
comunicate unicamente attraverso la presentazione di una nuova
dichiarazione MUD completa anche dei dati già dichiarati. Sulla
busta contenente tale nuova dichiarazione andrà riportata la
dicitura "ANNULLA E SOSTITUISCE LA PRECEDENTE DEL GG/MM/AAAA".
La presentazione della nuova dichiarazione è sottoposta al
nuovo pagamento dei diritti di segreteria e, nel caso sia
presentata oltre il termine di scadenza, alle sanzioni previste
dal primo comma dell'articolo 52 del Dlgs 22/1997 e successive
integrazioni e modifiche.
RICHIESTA DI NUOVA PRESENTAZIONE
Nel caso in cui la denuncia pervenga alla Cciaa illeggibile a
causa di danni originati dalle operazioni di spedizione e/o dal
trasporto, la Camera di commercio potrà richiedere la
presentazione di copia del MUD. In questo caso il dichiarante
non dovrà corrispondere nuovamente il diritto di segreteria, ma
allegherà copia della ricevuta del pagamento già effettuato.
ISTRUZIONI
PER LA COMPILAZIONE DELLE SINGOLE SEZIONI DEL MUD
4. Sezione anagrafica
La Sezione
anagrafica va compilata da ogni soggetto tenuto alla
presentazione del MUD.
I dati riportati nella Sezione anagrafica sono dati anagrafici
descrittivi dell'unità locale e della sede legale del soggetto
dichiarante.
SCHEDA
ANAGRAFICA
Codice fiscale. Il codice fiscale del soggetto dichiarante (non
la partita IVA) va riportato negli appositi spazi presenti in
testa ad ogni pagina del MUD; serve a riferire univocamente al
dichiarante tutte le Sezioni, Schede e Moduli compilati.
Anno. Riportare l'anno cui si riferisce la dichiarazione (nel
seguito denominato anno di riferimento), ossia l'anno precedente
all'anno di presentazione del MUD.
Nome o ragione sociale. Riportare per esteso il Nome o la
Ragione Sociale del dichiarante.
Se il soggetto dichiarante è un Comune, riportare il nome del
Comune.
Sede unità locale.Per unità locale si intende la sede presso
la quale il dichiarante ha detenuto i rifiuti oggetto della
dichiarazione, in relazione alle attività ivi svolte
(produzione, deposito preliminare, messa in riserva,
recupero/smaltimento, deposito definitivo) o dalla quale
dipendono funzionalmente le attività esterne (bonifiche o
manutenzioni) che hanno originato i rifiuti oggetto della
dichiarazione.
Nel caso di soggetti che svolgono esclusivamente attività di
trasporto di rifiuti, per unità locale si intende la sede
legale di tali soggetti.
Per le attività di intermediazione e commercio di rifiuti senza
detenzione, l'unità locale coincide con la sede presso la quale
l'impresa conserva i registri di carico e scarico.
Per unità locale si intende altresì la sede di un impianto di
smaltimento, recupero/smaltimento e/o deposito definitivo a
gestione comunale.
Nel caso di dichiarazioni rese da Comuni o da Consorzi di
Comuni, da Comunità montane, da aziende speciali con finalità
di smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati, limitatamente
alla parte di dichiarazione relativa alla raccolta di rifiuti
urbani e assimilati, per unità locale si intende la sede del
Comune del Consorzio di Comuni, della Comunità montana,
dell'azienda speciale.
Riportare l'indirizzo completo dell'unità locale del soggetto
dichiarante cui si riferisce il MUD:
Numero iscrizione Repertorio notizie Economiche ed
Amministrative (REA). Riportare il numero di iscrizione
Repertorio notizie Economiche ed Amministrative dell'unità
locale cui si riferisce il MUD.
I Comuni ed i soggetti che non hanno l'obbligo di iscrizione al
Registro Imprese ed al REA, e quindi non vi sono iscritti, non
devono compilare questa voce.
Provincia. Provincia dell'unità locale relativa alla
dichiarazione MUD;
Comune. Comune dell'unità locale relativa alla dichiarazione
MUD;
Via, N. civico, CAP, prefisso e numero telefonico. Indirizzo,
numero civico, codice di avviamento postale e numero di telefono
completo di prefisso dell'unità locale relativa alla
dichiarazione MUD.
Codice ISTAT attività. Riportare il codice ISTAT dell'attività
economica da cui hanno prevalentemente origine i rifiuti,
esercitata nell'unità locale.
La codifica da utilizzare è quella stabilita dall'ISTAT ed in
uso dal 1991 riportata in Allegato 2.
Totale addetti unità locale. Riportare il numero medio degli
addetti dell'unità locale nel corso dell'anno di riferimento
(si calcola con riferimento al numero di dipendenti occupati a
tempo pieno durante l'anno cui si riferisce la dichiarazione,
aumentato delle frazioni di unità lavorative dovute ai
lavoratori a tempo parziale ed a quelli stagionali che
rappresentano frazioni , in dodicesimi, di unità lavorative
annue).
Sede legale. Riportare l'indirizzo completo della sede legale
del dichiarante:
Provincia. Provincia della sede legale del dichiarante;
Comune. Comune della sede legale del dichiarante;
Via, N. civico, CAP, prefisso e numero telefonico. Indirizzo,
numero civico, codice di avviamento postale e numero di telefono
completo di prefisso della sede legale del dichiarante. Se la
sede legale corrisponde alla sede dell'unità locale non
ripetere i dati.
Legale rappresentante o suo delegato. Riportare per esteso
Cognome e Nome del Legale Rappresentante che firma il MUD o suo
delegato alla firma.
Firma. Il MUD va firmato dal Legale Rappresentante o da un suo
delegato alla firma, il cui Cognome e Nome devono essere
riportati alle righe precedenti.
Data. Riportare la data di compilazione del MUD, nel formato gg/mm/aa
(giorno/mese/anno).
SCHEDA RIASSUNTIVA
Codice fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
Versamento del diritto di segreteria.
Contrassegnare il tipo di versamento del diritto di segreteria
prescelto
Dati riepilogativi sulle sezioni compilate ed allegate.
Riportare nei diversi riquadri il numero totale delle Schede e
dei relativi Moduli compilati ed allegati alla Sezione
anagrafica, per le sezioni utilizzate.
Legale rappresentante o suo delegato. Riportare per esteso
Cognome e Nome del Legale Rappresentante che firma il MUD o suo
delegato alla firma.
Firma. Il MUD va firmato dal Legale Rappresentante o da un suo
delegato alla firma, il cui Cognome e Nome devono essere
riportati alle righe precedenti.
Data. Riportare la data di compilazione del MUD, nel formato gg/mm/aa
(giorno/mese/anno).
5. Sezione
Rifiuti
SCHEDA CS
Se il MUD si riferisce ad un Consorzio di Comuni, ad una Comunità
Montana, ad un'Azienda speciale con finalità di smaltimento dei
rifiuti urbani compilare ed allegare una o più SCHEDE CS nelle
quali andrà riportato l'elenco dei Comuni consorziati,
associati o serviti, completo di Provincia di appartenenza e
codice fiscale, per i quali viene svolto il servizio
istituzionale di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani.
Codice fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
n° progr. Scheda CS. Se il numero di Comuni consorziati,
associati o serviti è maggiore di 9 si dovranno utilizzare più
Schede CS; in questo caso riportare il numero progressivo di
SCHEDA CS compilate ed allegate.
Comune. Riportare il nome del Comune.
PR. Riportare la Provincia di appartenenza del Comune.
Cod. fiscale. Riportare il codice fiscale del Comune.
SCHEDA RIF
Compilare una Scheda per ogni rifiuto speciale o pericoloso che
il dichiarante, nel corso dell'anno cui si riferisce la
dichiarazione, ha:
• prodotto
nell'unità locale cui si riferisce la dichiarazione;
• prodotto fuori dall'unità locale nell'ambito di attività
svolte in sedi non costituenti unità locali (es. cantieri) o
presso altre unità locali (es. bonifiche o manutenzioni).
Compilare una
Scheda per ogni rifiuto urbano, speciale o pericoloso che il
dichiarante, nel corso dell'anno cui si riferisce la
dichiarazione, abbia:
• ricevuto da
terzi, compresa altra unità locale dello stesso dichiarante;
• recuperato o smaltito, anche se ricevuto o prodotto in
anni precedenti quello cui si riferisce il MUD.
Ogni Scheda è
corredata da Moduli da compilare ed allegare, uno per ogni
soggetto dal quale si è ricevuto o al quale si è conferito una
parte o la totalità del rifiuto dichiarato nell'anno di
riferimento ovvero uno per ogni località esterna all'unità
locale, e da questa funzionalmente dipendente, in cui il
dichiarante ha prodotto il rifiuto.
Codice fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
Codice rifiuto. Riportare il codice del rifiuto cui si riferisce
la Scheda; tale codice si individua nell'elenco europeo dei
rifiuti riportato nell'Allegato 1.
N° progressivo Scheda RIF. Numerare in modo progressivo le
Schede RIF compilate, al fine di potere distinguere fra loro
rifiuti aventi lo stesso codice ma aventi stato fisico diverso
(anche a più fasi).
Nome codificato del rifiuto. Riportare il nome codificato del
rifiuto corrispondente al codice rifiuto.
Stato fisico. Barrare la casella corrispondente allo stato
fisico del rifiuto dichiarato. Nel caso in cui lo stato fisico
del rifiuto sia corrispondente a più fasi indicare gli stati
fisici corrispondenti alle varie fasi.
ORIGINE DEL
RIFIUTO
Rifiuto prodotto nell'unità locale.
Se il rifiuto è stato prodotto, tutto o in parte, dal
dichiarante presso l'unità locale, riportare la quantità
totale, espressa in peso, prodotta nell'anno di riferimento,
barrando la casella corrispondente all'unità di misura
utilizzata ( kg o t ).
Rifiuto ricevuto da terzi.
Se il rifiuto è stato ricevuto, tutto o in parte, da terzi o
da altra unità locale dello stesso dichiarante, anche
tramite vettore, indicare la quantità totale, espressa in peso,
ricevuta nell'anno di riferimento, barrando la casella
corrispondente all'unità di misura utilizzata ( kg o t ).
Alla voce n° Moduli RT riportare il numero di Moduli RT
compilati ed allegati alla singola Scheda RIF.
N.B. Il Modulo RT andrà sempre riferito al mittente del rifiuto
e non al trasportatore.
Rifiuto prodotto fuori dell'unità locale.
Se il rifiuto è stato prodotto, tutto o in parte, dal
dichiarante fuori dall'unità locale (in sedi non costituenti
unità locale o presso unità locali di terzi), a seguito di
attività di demolizione, di manutenzione, di bonifica, indicare
la quantità totale, espressa in peso, prodotta nell'anno di
riferimento, barrando la casella corrispondente all'unità di
misura utilizzata ( kg o t).
Alla voce n° Moduli RE riportare il numero di Moduli RE
compilati ed allegati alla singola Scheda RIF.
DESTINAZIONE
DEL RIFIUTO
Rifiuto consegnato a terzi per operazioni di recupero o
smaltimento
Se il rifiuto è stato consegnato, tutto o in parte, a terzi o
ad altra unità locale dello stesso dichiarante per
operazioni di recupero o smaltimento, indicare la quantità
totale, espressa in peso, consegnata nell'anno di riferimento,
barrando la casella corrispondente all'unità di misura
utilizzata ( kg o t ).
Alla voce n° Moduli DR riportare il numero di Moduli DR
compilati ed allegati alla singola Scheda RIF.
Vettori cui è stato affidato il trasporto dei rifiuti
Se per il trasporto del rifiuto presso soggetti terzi (comprese
altre unità locali della stessa impresa) il dichiarante si è
avvalso di uno o più vettori dovrà compilare ed allegare uno o
più Moduli TE.
Alla voce n° Moduli TE riportare il numero di Moduli TE
compilati ed allegati alla singola Scheda RIF.
N.B. A differenza dei MUD degli anni precedenti il Modulo DR
ed il Modulo TE non sono alternativi e vanno compilati sempre
entrambi. L'unica eccezione è riferita al caso di scambio
diretto fra mittente e destinatario con l'ausilio di mezzi di
proprietà dell'uno o dell'altro, ovvero senza l'intervento di
un vettore terzo (trasportatore), in questo caso verrà
compilato il solo Modulo DR.
ATTIVITÀ DI
RECUPERO E SMALTIMENTO
Attività di recupero o smaltimento svolte presso l'unità
locale in forma ordinaria
Se presso l'unità locale il dichiarante ha svolto attività di
recupero o di smaltimento in forma ordinaria ovvero in base ad
autorizzazione regionale di cui agli articoli 27 e 28 o
comunicazione di cui agli articoli 32 e 33 del Dlgs 22/1997 e
successive modificazioni ed integrazioni, dovrà essere barrata
la risposta affermativa e si dovrà allegare alla Scheda RIF un
Modulo Gestione.
Attività di recupero o smaltimento svolte presso l'unità
locale in forma speciale su ordinanza
Se presso l'unità locale il dichiarante ha svolto attività di
smaltimento in forma speciale in base all'ordinanza di cui
all'art. 13 del d.lgs. 22/97 (o all'art. 12 del DPR 915/1982) e
successive modificazioni ed integrazioni, dovrà essere barrata
la risposta affermativa e si dovrà allegare alla Scheda RIF un
Modulo Articolo 13.
ATTIVITÀ DI SOLO TRASPORTO
L'impresa ha svolto attività di solo trasporto
Se il dichiarante ha svolto, in relazione al rifiuto descritto
nella Scheda RIF, esclusivamente attività di trasporto barrare
la casella affermativa corrispondente a tale attività e non
compilare alcun Modulo Gestione; in caso contrario barrare
comunque la casella negativa.
Modulo RT (Rifiuto ricevuto da terzi).
Va compilato solo se nell'anno di riferimento il dichiarante ha
ricevuto, per attività di smaltimento, di recupero o di
trasporto, il rifiuto oggetto della Scheda RIF cui va allegato
il Modulo RT.
Compilare ed allegare alla Scheda RIF un Modulo RT:
• per ogni
unità locale dalla quale si è ricevuto il rifiuto;
• per ogni soggetto dal quale si è ricevuto il rifiuto, se
il rifiuto stesso è proveniente dall'estero.
N.B. Nel caso
in cui il rifiuto sia stato ricevuto tramite un soggetto che
svolge esclusivamente attività di trasporto (vettore) compilare
il Modulo RT solo per il mittente.
Codice fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
Codice rifiuto. Riportare il codice rifiuto ricevuto, che deve
essere lo stesso della Scheda RIF cui si allega il Modulo RT.
N° progressivo Modulo RT. Riportare il numero progressivo di
Moduli RT compilati per lo stesso rifiuto ricevuto e quindi
allegati alla stessa Scheda RIF.
N° progressivo Scheda RIF. Riportare il numero progressivo
della Scheda RIF cui il Modulo RT è allegato.
Soggetto che ha conferito il rifiuto. Riportare nel seguito:
codice fiscale (non la partita IVA) del soggetto dal quale si è
ricevuto il rifiuto (da non riportare se trattasi di soggetti
non aventi sede legale in Italia);
Nome o ragione sociale del soggetto dal quale si è ricevuto il
rifiuto.
sede unità locale di provenienza del rifiuto (da compilare
solo per rifiuti provenienti dall'Italia).
Riportare nel seguito:
Sede dell'unità locale di provenienza del rifiuto (Provincia,
Comune, Via, N° civico, C.A.P.).
Se il rifiuto proviene dall'estero occorre riportare:
Paese Estero. Nome del Paese estero di provenienza
Codice di cui alla Convenzione di Basilea in vigore durante
l'anno 1998 per il trasporto transfrontaliero dei rifiuti
riportati all'Allegato 5.
Codice di cui alle liste Verde, Ambra e Rossa dei rifiuti di cui
agli allegati II, III, IV del regolamento CE 259/93 aggiornati
dalla Decisione 21 ottobre 1994 n° 94/721/CE, secondo la
codifica riportata in Allegato 6.
Quantità annua ricevuta. Riportare la quantità totale di
rifiuto, espressa in peso, ricevuta nell'anno di riferimento e
la relativa unità di misura (kg o t).
Modulo RE (rifiuto prodotto fuori dell'unità locale)
Va compilato solo se nell'anno di riferimento il dichiarante ha
prodotto il rifiuto, in tutto o in parte, fuori dall'unità
locale (in luoghi che non costituiscono unità locale o da
proprie attività svolte presso unità locali di terzi es.
bonifiche, manutenzioni, pulizie, ecc..., ove sia prevista la
presa in carico, da parte del dichiarante, dei rifiuti originati
da dette operazioni).
Va compilato ed allegato alla Scheda RIF cui si riferisce un
Modulo RE per ogni comune sul cui territorio il dichiarante ha
prodotto rifiuti derivanti da proprie attività di:
• demolizioni;
• manutenzioni;
• bonifiche;
Codice Fiscale.
Riportare il codice fiscale (non la partita IVA) del soggetto
dichiarante.
Codice rifiuto. Riportare il codice rifiuto, che deve essere lo
stesso della Scheda RIF cui si allega il Modulo RE.
N° progressivo Modulo RE. Riportare il numero progressivo di
Moduli RE compilati per lo stesso rifiuto e quindi allegati alla
stessa Scheda RIF.
N° progressivo Scheda RIF. Riportare il numero progressivo
della Scheda RIF cui il Modulo RE è allegato.
Area di
provenienza del rifiuto
Riportare nel seguito:
• Comune sul
cui territorio è stato prodotto il rifiuto;
• Provincia relativa
Attività che
ha originato il rifiuto
Barrare la casella che corrisponde all'attività svolta che ha
originato il rifiuto
Quantità prodotta fuori dall'unità locale. Riportare la
quantità totale di rifiuto, espressa in peso, prodotta fuori
dall'unità locale nell'anno di riferimento e la relativa unità
di misura (kg o t).
Modulo TE (elenco dei trasportatori cui è stato affidato il
rifiuto)
Va compilato, per i rifiuti in uscita dall'unità locale, solo
se il dichiarante nell'anno di riferimento ha conferito il
rifiuto oggetto della singola Scheda RIF a terzi tramite
soggetti che esercitano esclusivamente attività di
trasporto (vettori), ovvero soggetti diversi dal destinatario.
Codice Fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
Codice rifiuto. Riportare il codice rifiuto conferito, che deve
essere lo stesso della Scheda RIF cui si allega il Modulo TE.
N° progr. TE. Riportare il numero progressivo di Moduli TE
compilati per lo stesso rifiuto conferito e quindi allegati alla
stessa Scheda RIF.
N° progressivo Scheda RIF. Riportare il numero progressivo
della Scheda RIF cui il Modulo TE è allegato.
Trasportatore. Riportare nel seguito:
• codice
fiscale (non la partita IVA) del trasportatore ;
• Nome o ragione sociale del trasportatore.
Se il rifiuto
è stato affidato a più di sei trasportatori continuare
l'elenco in altri Moduli TE numerati progressivamente.
Modulo DR
(destinazione del rifiuto)
Va compilato solo se il dichiarante nell'anno di riferimento ha
conferito, il rifiuto oggetto della singola Scheda RIF, a terzi
o ad altra unità locale dello stesso dichiarante per attività
di recupero o smaltimento.
Va compilato ed allegato alla Scheda RIF un Modulo DR:
• per ogni
unità locale di destinazione del rifiuto, se situata in
Italia;
• per ogni soggetto al quale è stato conferito il rifiuto
con destinazione estera.
N.B. nel caso
in cui il rifiuto sia stato conferito tramite un soggetto che
svolge esclusivamente attività di trasporto (vettore) compilare
il Modulo TE per il/i vettore/i ed il Modulo DR solo per il
destinatario.
Codice Fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
Codice rifiuto. Riportare il codice rifiuto conferito, che deve
essere lo stesso della Scheda RIF cui si allega il Modulo DR.
n° progr. DR. Riportare il numero progressivo di Moduli DR
compilati per lo stesso rifiuto conferito e quindi allegati alla
stessa Scheda RIF.
N° progressivo Scheda RIF. Riportare il numero progressivo
della Scheda RIF cui il Modulo DR è allegato.
destinazione del rifiuto
Soggetto destinatario del rifiuto.
Riportare nel seguito:
• codice
fiscale (non la partita IVA) del soggetto al quale si è
conferito il rifiuto (da non riportare se trattasi di soggetti
non aventi sede legale in Italia);
• Nome o ragione sociale del soggetto al quale si è
conferito il rifiuto.
Sede impianto
di destinazione (se di destinazione nazionale). Riportare nel
seguito:
• Indirizzo
dell'unità locale dove si trova l'impianto di destinazione
del rifiuto (Provincia, Comune, Via, N° civico, C.A.P.);
Nel caso il
rifiuto abbia destinazione non nazionale occorre riportare:
• Paese
Estero. Nome del Paese estero di destinazione.
• Codice di cui alla Convenzione di Basilea in vigore
durante l'anno 1998 per il trasporto transfrontaliero dei
rifiuti riportati all'Allegato 5.
• Codice di cui alle liste Verde, Ambra e Rossa dei rifiuti
di cui agli allegati II, III, IV del regolamento CE 259/93
aggiornati dalla Decisione 21 ottobre 1994 n° 94/721/CE,
riportati in Allegato 6.
Quantità
conferita nell'anno. Riportare la quantità totale di rifiuto,
espressa in peso, conferita alla sede (o al soggetto in caso di
destinazione estera) sopra indicata nell'anno di riferimento e
la relativa unità di misura (kg o t).
Modulo GESTIONE
Il Modulo GESTIONE va compilato solo se il dichiarante ha
eseguito, presso l'unità locale, operazioni di recupero o
smaltimento; attraverso il Modulo GESTIONE il dichiarante
descrive le singole attività di gestione del singolo rifiuto
svolte, secondo i punti di cui agli allegati B e C al decreto
legislativo 22/1997, indicandone la relativa quantità gestita.
Codice fiscale. Riportare in testa alla pagina il codice fiscale
(non la partita IVA) del soggetto dichiarante.
Codice rifiuto. Riportare il codice rifiuto cui si fa
riferimento e che deve essere lo stesso già riportato nella
Scheda RIF a cui si allega il Modulo GESTIONE.
N° progressivo Scheda RIF. Riportare il numero progressivo
della Scheda RIF cui il Modulo GESTIONE è allegato.
Operazioni di recupero svolte nell'unità locale. Riportare la
quantità di rifiuto recuperata nelle caselle corrispondenti
alle operazioni di recupero svolte sul rifiuto nell'unità
locale, barrando la casella corrispondente all'unità di misura
utilizzata (kg o t). Se nell'unità locale è stata compiuta una
operazione di messa in riserva del rifiuto riportare la quantità
in giacenza al 31/12, barrando la casella corrispondente
all'unità di misura utilizzata (kg o t).
Operazioni di smaltimento svolte nell'unità locale. Riportare
la quantità di rifiuto smaltita nelle caselle corrispondenti
alle operazioni di smaltimento svolte sul rifiuto nell'unità
locale barrando la casella corrispondente all'unità di misura
utilizzata (kg o t). Se nell'unità locale è stata compiuta una
operazione di deposito preliminare del rifiuto riportare la
quantità in giacenza al 31/21, barrando la casella
corrispondente all'unità di misura utilizzata (kg o t).
Se nell'unità locale il rifiuto è stato avviato a più
operazioni di recupero o smaltimento "in parallelo",
ad esempio parte a R1 e parte a R2, ovvero parte a D2 e parte a
D4, indicare la quota di rifiuto avviata ad ogni singola
operazione.
Se nell'unità locale il rifiuto è stato avviato a più
operazioni di recupero o smaltimento "in serie" o
"in cascata", ad esempio parte a R4 e parte a R1
ovvero parte a D9 e successivamente a D10, indicare la quota
totale di rifiuto avviata ad ogni singola operazione ripetendo
la quantità per ogni operazione.
Operazioni di deposito definitivo (discarica) svolte nell'unità
locale. Riportare la quantità in tonnellate, depositata
nell'anno con le operazioni di cui ai punti D1, D5, D12
dell'allegato "B" al decreto legislativo 22/97 e
barrare le caselle corrispondenti al tipo di deposito definitivo
(discarica) cui è stato destinato il rifiuto nell'unità
locale. Indicare inoltre la capacità residua totale
complessiva dell'impianto di deposito definitivo (discarica)
in metri cubi.
Modulo
ARTICOLO 13
Il Modulo ARTICOLO 13 va compilato se il dichiarante ha eseguito
operazioni di smaltimento del rifiuto in base ad ordinanza di
cui all'art. 13 del Dlgs 22/97 e successive integrazioni e
modifiche. Attraverso il Modulo ARTICOLO 13 il dichiarante
identifica le attività di smaltimento svolte indicandone la
relativa quantità.
Codice fiscale. Riportare in testa alla pagina il codice fiscale
(non la partita IVA) del soggetto dichiarante.
Codice rifiuto. Riportare il codice rifiuto cui si fa
riferimento e che deve essere lo stesso già riportato nella
Scheda RIF a cui si allega il Modulo ARTICOLO 13.
N° progressivo Scheda RIF. Riportare il numero progressivo
della Scheda RIF cui il Modulo ARTICOLO 13 è allegato.
Operazioni di smaltimento svolte nell'unità locale.
Riportare la quantità di rifiuto smaltita nelle caselle
corrispondenti alle operazioni di smaltimento svolte sul rifiuto
nell'unità locale barrando la casella corrispondente all'unità
di misura utilizzata (kg o t). Se nell'unità locale è stata
compiuta una operazione di deposito preliminare del rifiuto
riportare la quantità in giacenza al 31/12, barrando la casella
corrispondente all'unità di misura utilizzata (kg o t).
Se nell'unità locale il rifiuto è stato avviato a più
operazioni di smaltimento "in parallelo", ad esempio
parte a D8 e parte a D10, indicare la quota di rifiuto avviata
ad ogni singola operazione.
Se nell'unità locale il rifiuto è stato avviato a più
operazioni di smaltimento "in serie" o "in
cascata", ad esempio a D9 e successivamente a D10, indicare
la quota totale di rifiuto avviata ad ogni singola operazione
ripetendo la quantità per ogni operazione.
Operazioni di deposito definitivo (discarica) svolte nell'unità
locale
Riportare la quantità, in tonnellate, depositata nell'anno con
le operazioni di cui ai punti D1, D5, D12 dell'allegato
"B" al decreto legislativo 22/1997 e barrare le
caselle corrispondenti al tipo di deposito definitivo
(discarica) cui è stato destinato il rifiuto nell'unità
locale. Indicare inoltre la capacità residua totale
complessiva dell'impianto di deposito definitivo (discarica)
in metri cubi.
SCHEDA RU
Questa Scheda, ed i relativi Moduli sono di competenza dei
Comuni, dei loro Consorzi, delle Comunità Montane, delle
Aziende Speciali con finalità di smaltimento di rifiuti urbani
per la comunicazione di cui all'articolo 11 quarto comma lettere
a), b) e d), del Dlgs 22/97.
La Scheda è relativa a tutte le operazioni di raccolta, anche
differenziata, di Rifiuti Urbani misti e di rifiuti speciali ad
essi assimilati.
Sono considerati rifiuti speciali assimilati ai rifiuti urbani
esclusivamente i rifiuti individuati ai sensi dell'art. 21,
comma 2, lettera g), del Dlgs 22/97.
La Scheda RU è composta di due fogli: RU 1/2 ed RU 2/2 e deve
essere compilata, anche per conto di eventuali concessionari del
servizio, unicamente da:
• Comuni;
• Comunità Montane;
• Consorzi di Comuni;
• Aziende Speciali con finalità di smaltimento di rifiuti
urbani e assimilati.
Le Comunità
Montane, i Consorzi di Comuni, le Aziende Speciali con finalità
di smaltimento di rifiuti urbani e assimilati, compileranno una
Scheda RU cumulativa delle attività svolte complessivamente sul
territorio di loro competenza.
N.B. I rifiuti speciali conferiti al servizio pubblico
istituito in base all'art. 21, comma 5 del Dlgs 22/97 sono
comunicati dal gestore di quest'ultimo che utilizzerà a tal
fine le Schede RIF.
Codice fiscale. Va riportato il codice fiscale, non la partita
IVA, del dichiarante.
Numero utenze. Vanno riportati il numero di utenze domestiche ed
il numero di utenze diverse del servizio pubblico di raccolta di
rifiuti urbani ed assimilati.
Attività di raccolta rifiuti urbani
Vanno riportate le quantità complessive di rifiuti raccolti
nell'ambito del servizio distinte per tipologia, avendo cura di
riportare i totali parziali.
Nel caso in cui le attività di raccolta dei rifiuti urbani ed
assimilati vengano svolte in concessione da uno o più soggetti
terzi compilare ed allegare un Modulo RST per ognuno di tali
soggetti, riportando negli spazi il numero totale di Moduli RST
allegati alla Scheda RU.
Destinazione dei rifiuti. Per ognuno dei rifiuti identificati
nella Scheda RU vanno compilati uno o più Moduli DRU nei quali
verranno riportati gli estremi dei soggetti cui si è conferito
in tutto o in parte il rifiuto per attività di recupero o
smaltimento
Attenzione! Il Modulo DRU è analogo al Modulo DR già descritto
ed ha lo stesso significato; pertanto ad ogni rifiuto
identificato nella Scheda RU dovranno corrispondere uno o più
Moduli DRU.
Modulo RST
Raccolta rifiuti urbani svolta da terzi. Va compilato solo se il
dichiarante nell'anno di riferimento ha svolto attività di
raccolta di rifiuti urbani o rifiuti ad essi assimilati tramite
un soggetto terzo concessionario.
Va compilato ed allegato alla Scheda RU un Modulo RST per ogni
concessionario che ha svolto il servizio
Codice Fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
n° progr. RST. Riportare il numero progressivo di Moduli RST
compilati ed allegati alla Scheda RU.
Soggetto. Riportare il codice fiscale, non la partita IVA, del
soggetto concessionario del servizio.
Nome o ragione sociale. Riportare il nome o la ragione sociale e
l'indirizzo completo del concessionario del servizio (Provincia,
Comune, Via, N. civico, C.A.P.)
Raccolta non differenziata. Vanno riportate le quantità
complessive di rifiuti urbani misti raccolti dal concessionario
nell'ambito del servizio.
Raccolta differenziata. Vanno riportate le quantità complessive
di rifiuti raccolti dal concessionario nell'ambito del servizio
distinte per tipologia (secondo la descrizione indicata nel
modulo), avendo cura di riportare i totali parziali.
Modulo DRU
(destinazione del rifiuto urbano)
Va compilato per i rifiuti riportati nella Scheda RU che il
dichiarante, nell'anno di riferimento, ha conferito a terzi o ad
altra unità locale dello stesso dichiarante, per attività di
recupero o smaltimento.
Vanno compilati ed allegati tanti Moduli DRU quanti sono i
rifiuti indicati nella Scheda RU conferiti a terzi per attività
di recupero o smaltimento:
• uno per ogni
rifiuto e per ogni unità locale di destinazione del rifiuto,
se situata in Italia;
• uno per ogni rifiuto e per ogni soggetto al quale è stato
conferito il rifiuto con destinazione estera.
Codice Fiscale.
Riportare il codice fiscale (non la partita IVA) del soggetto
dichiarante.
Codice rifiuto. Riportare il codice rifiuto conferito, che deve
essere uno di quelli indicati nella Scheda RU cui si allega il
Modulo DRU.
n° progr. DRU. Riportare il numero progressivo di Moduli DRU
compilati ed allegati alla Scheda RU.
Destinazione del rifiuto
Soggetto cui si è conferito il rifiuto. Riportare nel seguito:
• codice
fiscale (non la partita IVA) del soggetto al quale si è
conferito il rifiuto (da non riportare se trattasi di soggetti
non aventi sede legale in Italia);
• Nome o ragione sociale del soggetto al quale si è
conferito il rifiuto.
Sede unità
locale di destinazione. Riportare nel seguito:
• Sede
dell'unità locale di destinazione del rifiuto (Provincia,
Comune, Via, N° civico, C.A.P.);
Se il rifiuto
è stato destinato all'estero occorre riportare:
• Paese
Estero. Nome del Paese estero di destinazione.
• Codice di cui alla Convenzione di Basilea in vigore
durante l'anno 1998 per il trasporto transfrontaliero dei
rifiuti riportati all'Allegato 5.
• Codice di cui alle liste Verde, Ambra e Rossa dei rifiuti
di cui agli allegati II, III, IV del regolamento CE 259/93
aggiornati dalla Decisione 21 ottobre 1994 n° 94/721/CE,
riportati in Allegato 6.
Quantità
conferita nell'anno. Riportare la quantità totale di rifiuto,
espressa in peso, conferita alla sede (o al soggetto in caso di
destinazione estera) sopra indicata nell'anno di riferimento e
la relativa unità di misura (kg o t).
6. Sezione
costi e ricavi servizio rifiuti urbani
Questa sezione
è di competenza dei Comuni o dei loro Consorzi o delle Comunità
Montane ovvero delle Aziende Speciali con finalità di
smaltimento di rifiuti urbani per la comunicazione di cui
all'articolo 11 quarto comma lettera c del Dlgs 22/97 ed è
costituita:
• per il
1998 da una unica Scheda denominata COSGE
• per il 1999 da una unica Scheda denominata CG,
composta di tre fogli cui vanno allegati un Modulo MDCR per
ogni rifiuto raccolto in modo differenziato.
SCHEDA COSGE
I dati relativi ai costi ed ai ricavi dovranno essere desunti
dai dati del bilancio consuntivo dell'Ente.
Codice Fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
Costi diretti. Riportare il totale dei costi diretti raggruppati
secondo la distinta riportata nella Scheda COSGE.
Ammortamenti. Riportare il totale degli ammortamenti raggruppati
secondo la distinta riportata nella Scheda COSGE.
Totale generale costi. Riportare la somma dei costi diretti e
degli ammortamenti.
Ricavi. Riportare i ricavi da TARSU.
SCHEDA CG
Codice Fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
Le voci relative ai costi totali del personale di ogni singola
attività, identificate nella Scheda da uno sfondo grigio,
devono essere riportati ai soli fini della verifica della
percentuale degli stessi computata nei costi comuni e non vanno
computati ai fini del calcolo del relativo totale parziale. Nel
calcolo del totale parziale andrà computata la sola quota
afferente la singola voce al netto di quella imputata ai costi
generali.
Il dettaglio dei costi e dei ricavi relativi ad ogni singolo
rifiuto raccolto in modo differenziato individuato sulla base
del codice CER dovranno essere riportati mediante l'utilizzo del
Modulo MDCR.
Modulo MDCR
Compilare ed allegare alla Scheda CG un Modulo MDCR per ogni
rifiuto raccolto in modo differenziato.
Codice fiscale. Riportare in testa alla pagina il codice fiscale
(non la partita IVA) del soggetto dichiarante.
Codice rifiuto. Riportare il codice rifiuto raccolto in modo
differenziato già riportato nella Scheda RU.
N° progressivo Modulo MDCR. Riportare il numero del Modulo MDCR
compilato ed allegato alla Scheda CG.
Riportare il dettaglio dei costi e dei ricavi relativi ad ogni
singolo rifiuto raccolto in modo differenziato individuato sulla
base del codice CER.
I costi ed i ricavi dovranno essere indicati secondo quanto
disposto dal metodo di calcolo normalizzato.
7. Sezione
intermediazione e commercio
Questa Sezione
serve per assolvere agli obblighi introdotti dall'art. 11 comma
3 del Dlgs 22/97 a carico dei commercianti e degli intermediari
di rifiuti senza effettiva detenzione.
SCHEDA INT
Compilare una Scheda per ogni rifiuto urbano, speciale o
pericoloso, e per ogni stato fisico, che il dichiarante, nel
corso dell'anno cui si riferisce la dichiarazione, abbia
trattato.
Ogni Scheda è corredata da Moduli da compilare ed allegare, uno
per ogni unità locale di origine e uno per ogni unità locale
di destinazione del rifiuto stesso.
Codice Fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
Codice rifiuto. Riportare il codice del rifiuto cui si riferisce
la Scheda; tale codice si individua nell'elenco europeo dei
rifiuti di cui all'Allegato 1.
N° progressivo Scheda INT. Numerare in modo progressivo le
Schede INT compilate, al fine di potere distinguere fra loro
rifiuti aventi lo stesso codice ma aventi stato fisico diverso.
Nome codificato del rifiuto. Riportare il nome codificato del
rifiuto corrispondente al codice.
Stato fisico. Barrare la casella corrispondente allo stato
fisico del rifiuto dichiarato. Nel caso in cui lo stato fisico
del rifiuto sia corrispondente a più fasi indicare gli stati
fisici corrispondenti alle varie fasi.
Quantità complessivamente intermediata o commercializzata
senza detenzione
Riportare la quantità totale di rifiuto complessivamente
intermediata o commercializzata avendo cura di barrare la
casella relativa all'unità di misura cui si riferisce la
quantità.
Elenco delle unità locali di origine. Alla voce n° Moduli UO
riportare il numero di Moduli UO riferiti alle unità locali di
origine del rifiuto compilati ed allegati alla singola Scheda
INT.
Elenco unità locali di destinazione. Alla voce n° Moduli UD
riportare il numero di Moduli UD riferiti alle unità locali di
destinazione del rifiuto compilati ed allegati alla singola
Scheda INT.
Modulo UO
Riportare l'elenco delle unità locali di origine del rifiuto
intermediato o commercializzato
Codice Fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
Codice Rifiuto. Riportare il codice del rifiuto cui si riferisce
il Modulo.
N° progressivo Modulo UO. Riportare il numero complessivo di
Moduli UO riferiti allo specifico rifiuto compilati ed allegati
alla Scheda INT
N° progressivo Scheda INT. Riportare il numero progressivo
della Scheda INT cui il Modulo UO è allegato.
Elenco unità locali di origine del rifiuto. Per ogni unità
locale riportare:
Codice fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
dell'unità locale di origine del rifiuto e, di seguito, il nome
o la ragione sociale e l'indirizzo completo (Via, Comune, N
civico, Provincia, se di origine nazionale o il Paese estero, se
di origine non nazionale).
Quantità acquisita nell'anno. Riportare la quantità di rifiuto
intermediata o commercializzata con origine nell'unità locale
sopra riportata, avendo cura di barrare la casella relativa
all'unità di misura cui si riferisce tale quantità
Modulo UD
Riportare l'elenco delle unità locali di destinazione del
rifiuto intermediato o commercializzato
Codice Fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
Codice Rifiuto. Riportare il codice del rifiuto cui si riferisce
il Modulo.
n° progr. Modulo UD. Riportare il numero complessivo di Moduli
UD riferiti allo specifico rifiuto compilati ed allegati alla
Scheda INT
n° progressivo scheda INT. Riportare il numero progressivo
della Scheda INT cui il Modulo UD è allegato.
Elenco unità locali di destinazione del rifiuto. Per ogni unità
locale riportare:
Codice fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
dell'unità locale di destinazione del rifiuto e, di seguito, il
nome o la ragione sociale e l'indirizzo completo (Via, Comune, N
civico, Provincia, se di origine nazionale o il Paese estero, se
di origine non nazionale).
Codice rifiuto. Riportare il codice del rifiuto cui si riferisce
il Modulo.
Quantità ceduta nell'anno. Riportare la quantità di rifiuto
intermediata o commercializzata con destinazione nell'unità
locale sopra riportata avendo cura di barrare la casella
relativa all'unità di misura cui si riferisce tale quantità.
8. Sezione
imballaggi
Questa sezione
serve ad assolvere gli obblighi introdotti dall'art. 37, comma 2
del Dlgs 22/97.
Sono tenuti alla compilazione della Sezione imballaggi del MUD:
• i produttori
di imballaggi vuoti che effettuano, nel territorio nazionale,
la prima cessione ad un utilizzatore sul mercato interno,
• gli autoproduttori così come definiti dal CONAI,
• gli importatori di imballaggi vuoti e pieni,
• gli esportatori di imballaggi vuoti e pieni,
• i riutilizzatori di imballaggi.
Ai fini della
denuncia MUD, si deve intendere per imballaggio il prodotto
adibito a contenere e proteggere determinate merci destinate al
mercato (ad es. nel caso di bottiglie di vetro contenenti una
bevanda, l'imballaggio da dichiarare come materiale a peso ai
fini del MUD, è unicamente la bottiglia. Non devono cioè
essere comunicati i dati relativi a etichette, tappo e/o altri
accessori). Questo esempio, ancorché riferito a un imballaggio
primario, vale anche per quelli secondari e terziari. Più
precisamente dovrà essere indicato il materiale e il peso
dell'imballaggio secondario e/o terziario, con l'esclusione di
etichette, raggette e altri accessori.
Si considerano importatori coloro che acquistano imballaggi
pieni o vuoti all'estero e li immettono sul mercato nazionale
essendo esclusi tutti gli operatori successivi all'importatore
(ad es. commercianti al dettaglio che non importano direttamente
merci imballate).
Per il primo anno di applicazione (MUD 1999 riferito al 1998),
nel caso degli importatori di imballaggi pieni i dati da
comunicare vanno stimati in via consuntiva sulla base della
relativa contabilità di magazzino
.
SCHEDA
MATERIALI
Serve a dichiarare la quantità di imballaggi suddivisi per tipo
di materiale immessi sul mercato nazionale ed esportati.
Codice Fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
I dati devono essere riportati secondo i raggruppamenti e
secondo le attività indicati nella Scheda, espressi in
tonnellate.
I dati relativi al dettaglio degli imballaggi in materiale
plastico sono facoltativi.
SCHEDA
TIPOLOGIE
Serve a dichiarare la quantità di imballaggi suddivisi per
tipo di materiale, per tipo di imballaggio immessi sul mercato
nazionale.
Codice Fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
I dati devono essere riportati secondo i raggruppamenti e
secondo le tipologie indicate nella Scheda, espressi in
tonnellate.
SCHEDA
RIUTILIZZO
Serve a dichiarare la quantità di imballaggi suddivisi per tipo
di materiale, per tipo di imballaggio e per destinazione,
riutilizzati tal quali.
Per chiarezza si riporta la definizione di riutilizzo:
"qualsiasi operazione nella quale l'imballaggio concepito e
progettato per poter compiere, durante il suo ciclo di vita, un
numero minimo di spostamenti o rotazioni è riempito di nuovo o
reimpiegato per un uso identico a quello per il quale è stato
concepito, con o senza il supporto di prodotti ausiliari
presenti sul mercato che consentano il riempimento imballaggio
stesso; tale imballaggio riutilizzato diventa rifiuto di
imballaggio quando cessa di essere reimpiegato".
Codice Fiscale. Riportare il codice fiscale (non la partita IVA)
del soggetto dichiarante.
I dati devono essere riportati secondo i raggruppamenti indicati
e secondo le tipologie indicate nella Scheda, espressi in
tonnellate.

|